Quest’anno gli auguri di un felice Natale e di un buon 2022 ve li facciamo con loro: gli ospiti e il personale delle due comunità per persone disabili, che quest’anno abbiamo rilanciato tramite Abilo.
Una storia che ci piace raccontarvi per immaginare il nuovo anno: di rinascita, di ritorno alla normalità, ma anche di attenzione alle persone più fragili e di nuovi modi per essere una città, una comunità.
Un anno di vita per Abilo
Nei giorni scorsi Babbo Natale ha fatto visita in anticipo al “Diamante” e al “Rubino”, le due comunità per persone con disabilità gestite da Abilo a Rovigo. Per gli ospiti questi incontri sono bellissimi e importanti: servono a stare meglio, ad incontrare volti nuovi, ad avere momenti di divertimento. Grazie, dunque, alle associazioni Avis, Aido e Pro Loco di Pontecchio e alla Compagnia del Sior Intento che l’hanno reso possibile.
Questa visita è particolarmente importante, in questo periodo di preoccupazioni e restrizioni per la pandemia. L’emergenza sanitaria è stata davvero una piaga per le nostre comunità, impedendo a chi ci vive di incontrare i propri familiari, sia dentro, che all’esterno.
Quando, a inizio 2021, Abilo ha preso in gestione “Il Diamante” e “Il Rubino”, la situazione non era facile: la pandemia ci era andata giù pesante, aggravando una situazione già difficile. Questo primo anno di vita è iniziato tra molte preoccupazioni, ma anche tra mille scoperte: c’erano moltissime energie vive nelle due comunità. Professionisti e professioniste che ogni giorno, con passione e perfino devozione al lavoro, rendono speciali le giornate dei “residenti” con tante attività o una semplice presenza umana. Il più grande “rilancio”, insomma, è stato ravvivare queste energie e vedere nascere cose meravigliose.
Ma cos’è Abilo?
Magari lo sapevate già, ma Abilo è l’impresa sociale nata su impulso di Zico. Per realizzare progetti nel campo del sociale, del welfare, della comunità. La prima… impresa è stata proprio prendere in gestione le due comunità – “Il Diamante” e “Il Rubino” fondate nel 2007 dall’associazione Città senza barriere dello scomparso Tullio Areggi. Due strutture importantissime, ma bisognose di un rilancio. L’abbiamo fatto verso la fine del 2020 e l’anno che sta finendo è stato un percorso, non facile e talvolta doloroso, in cui ristrutturare, ricostruire e far ripartire mille cose.
Nelle due comunità per persone disabili si vive una quotidianità fatta di attività manuali, creative, uscite, attività fisica e tutto ciò che serve per rendere migliore la qualità della vita. Ma anche esperimenti di vita autonoma, fatti di piccole cose: imparare a fare da mangiare, uscire per la spesa, tenere in ordine i propri spazi.
E l’anno prossimo?
Il 2021, non lo nascondiamo, è stato faticoso. Abbiamo avuto un ulteriore lutto, la scomparsa del presidente Giuseppe Greco. Ma ci sentiamo di guardare al 2022 con ottimismo, perché ci sono anche molti segnali positivi: nuove attività messe in cantiere, il nuovo giardino inaugurato la scorsa estate, le collaborazioni con altre realtà, come quella con l’associazione Pianeta Handicap.
I familiari sono tornati a visitare i loro parenti e qualcuno è anche uscito dalla comunità per andare dalla propria famiglia. Sono tornati in comunità anche i volontari, che portano non solo attività creative e divertenti, ma soprattutto ore piacevoli in compagnia.
La vita quotidiana di chi abita le nostre comunità è migliorata sempre di più. E questo, in fondo, è ciò che più ci stava a cuore.