I finanziamenti alle imprese e agli enti del Gal Adige: come raccontarne l’impatto?


Tra il 2014 e il 2022 i 31 progetti sostenuti dal GAL Adige hanno consentito a 18 enti pubblici e oltre 70 privati di investire nell’innovazione e nella crescita delle comunità. La sfida è riuscire a raccontare un impegno così vasto e diversificato, aiutando a percepire quali benefici concreti ha portato alle comunità locali.

Con il Gal Adige per un bilancio del Piano di sviluppo

Anche quest’anno Zico collabora con il Gal Adige per valorizzare quanto l’associazione di organizzazioni pubbliche e private sta consentendo di realizzare nel territorio: grazie ai finanziamenti alle imprese e agli enti, derivanti da fondi europei, ma soprattutto grazie alla capacità di stimolare cambiamenti tangibili e mettere in rete diverse organizzazioni per una visione più ampia.

Lo testimonia il report presentato dal GAL giovedì 12 dicembre a Lendinara, nel corso dell’evento “Un fiume d’idee”, che ha voluto misurare l’impatto dei progetti a livello locale, tra interventi, testimonianze e materiali multimediali sviluppati in collaborazione con Zico Impresa

Durante l’evento si sono alternati gli interventi del presidente del GAL Adige, Giustiliano Bellini, della direttrice, Claudia Rizzi, e di Marilena Trevisin, funzionaria di AVEPA, oltre al saluto del sindaco di Lendinara, Francesca Zeggio.

Gli esiti più importanti sono riassunti in una pubblicazione, curata da Zico, che aiuta a comprendere come i bandi del GAL abbiano contribuito a cambiare il volto di molti comuni nel periodo passato. Lo fa attraverso infografiche, focus su progetti significativi, immagini e dati.

Palazzi e monumenti che tornano in vita

Come appare dalla campagna di comunicazione elaborata per il GAL, i risultati sono spesso tangibili. Ad esempio, diversi edifici storici sono stati restaurati e destinati a nuovi usi pubblici, come il museo Baruffaldi a Badia Polesine o le sedi comunali di Castelguglielmo, Villadose, San Martino di Venezze. Ma anche monumenti importanti come il tempio della Rotonda di Rovigo, che ha ammodernato gli impianti elettrici e di illuminazione, o la simbolica Villa Badoer a Fratta Polesine, di cui sono stati recuperati gli affreschi esterni.

A Rovigo, grazie al sostegno del GAL, è tornata visitabile dopo decenni la spettacolare Torre Donà, parte del complesso del castello medievale. A Lendinara l’ex Pescheria abbandonata è oggi una splendida sala polivalente, che ospita convegni ed eventi (tra cui proprio quello di giovedì 12 dicembre), affacciata sull’Adigetto.

A Lusia è visitabile Torre Morosini, ciò che resta dell’antico paese distrutto da bombe americane durante la Seconda Guerra Mondiale (abbiamo raccontato questi progetti in questo articolo). 

Nuovi investimenti per turismo e agricoltura

Sempre nel capoluogo è stato nuovamente un finanziamento del GAL a consentire la riapertura dell’ufficio IAT in piazza Vittorio Emanuele II, che nel primo anno di attività ha accolto 5.000 persone. Ma con il Programma di Sviluppo Locale 2014-2022 sono stati creati anche 3 nuovi itinerari ciclopedonali tra Rovigo, Fratta Polesine e Badia Polesine, punti informativi nel territorio e dotazioni a sostegno di chi promuove il turismo sostenibile. 

Con questi investimenti, diverse strutture ricettive hanno creato ben 112 nuovo posti letto, alcuni da zero, come l’hotel Palladio di Fratta Polesine, altri riqualificando e innovando come il Cristallo  a Rovigo e l’agriturismo Le Barbarighe a San Martino di Venezze. Sono nate anche 3 nuove attività di ristorazione tra capoluogo, San Bellino, Lusia e Lendinara, dove è stato aperto il ristorante Ca’ Pisani in un edificio storico della città. 

Con il progetto chiave “Le terre preziose”, oltre al recupero e alla valorizzazione di beni come Torre Morosini e il castello medievale di Arquà Polesine, sono stati sostenuti progetti di marketing e promozione di prodotti locali come l’aglio bianco polesano Dop e l’insalata di Lusia Igp.

Ben 22 aziende agricole hanno acquistato attrezzature di nuova generazione per migliorare il proprio lavoro, 10 hanno diversificato le produzioni e 9 hanno aumentato gli standard di qualità. Infine, 6 imprenditori hanno potuto smaltire l’amianto all’interno delle aziende. 

La campagna di comunicazione del GAL

Zico ha collaborato con il GAL per potenziare gli strumenti di comunicazione di quanto realizzato, sia con formazione e accompagnamento, sia con la collaborazione attiva alla realizzazione della campagna. In particolare, il team creativo di Zico ha curato:

  • La progettazione della pubblicazione “Adige 3.0: un fiume d’idee tra storia e innovazione” con l’ideazione della struttura, la creazione di infografiche, il copywriting dei testi, la sintesi dei dati e l’impaginazione;
  • La creazione di contenuti per i social dedicati ai progetti finanziati, tra cui caroselli e video reel su torre Donà a Rovigo e torre Morosini a Lusia;
  • Un ciclo di video interviste ad alcuni degli stakeholder più significativi, tra cui Luca Prando, sindaco di Lusia, Rossano Fontan, Direttore del mercato ortofrutticolo di Lusia, Renato Maggiolo, titolare dell’ortodidattico Il Profumo della Freschezza, Luigi Carlesso, ex vicesindaco di Arquà Polesine, e Paola Sicchirollo dell’agriturismo Corte Bussari.

La campagna è stata realizzata in collaborazione con Eleonora Costa, fotografa e graphic designer.