Qual è il futuro dell’agricoltura? Da Valladolid al Polesine per imparare sul campo


Il futuro dell’agricoltura è un tema su cui in provincia di Rovigo scommettono alcune imprese virtuose. E in due di queste si sono sperimentati gli studenti spagnoli giunti in Erasmus in Italia la scorsa primavera. Ecco le loro storie.

L’esperienza di Santiago da Valier a Rovigo

Santiago Andres Chico, 17 enne all’arrivo in Italia, studia produzioni agricole all’istituto San Rafael de la Santa Espina di Valladolid. Arrivato a Rovigo con un progetto Erasmus+, coordinato localmente da Zico, si è inserito nell’azienda agricola Valier alle porte della città.

“Avevamo già avuto dei ragazzi di Malta in diverse occasioni sempre da un istituto agrario con una sorta di Alternanza scuola lavoro – spiega Luca Demetri – Qui Santiago ha fatto prevalentemente attività in campagna, dalle potature alla cura delle piante fuori terra. È molto preparato e preciso nelle cose. Tra l’altro, ha festeggiato 18 anni qui e gli abbiamo organizzato una piccola festa”.

Famosa per la produzione di noci, la storica azienda agricola Valier coltiva anche albicocche e ciliegie, oltre a vendere prodotti che nascono proprio dalle noci, come olio, panificati, farina, creme spalmabili.

“In passato abbiamo avuto anche alcuni studenti olandesi che sono venuti per una tesi – aggiunge Bernardo Valier – A noi in genere fa piacere questa esperienza perché a Michele, che ha seguito direttamente Santiago, piace insegnare. Ci troviamo in un momento in cui cerchiamo di assumere, ma fatichiamo a trovare. Ci dà soddisfazione vedere che ci sono diciottenni che vogliono lavorare in questo ambito e siamo contagiati dall’entusiasmo e dalla voglia di fare”.

L’esperienza di Nicolás al “Profumo delle freschezza”

Nicolás González ha 17 anni e studia nello stesso istituto spagnolo. La sua esperienza si è svolta all’ortodidattico “Il profumo della freschezza” a Lusia, dove la coltivazione biologica di verdure è la base su cui si fonda un ristorante interamente a base di prodotti vegetali.

“A parte la difficoltà delle lingua, l’apprendimento per Nicolás è stato semplice e eabbiamo trovato subito molto interesse da parte sua a qualsiasi tipo di lavoro proposto – racconta Renato Maggiolo – Ho accetto di partecipare a questo progetto anche perché ero curioso di scoprire cosa si fa in Spagna in questo campo”.

Tracciando un bilancio dell’esperienza, Maggiolo mette in cima l’espetto educativo e di allargamento degli orizzonti: “Mi sembra sia stato utile poter mostrare come funziona un orto biologico e quindi fa vedere come il biologico può esistere anche in un contesto di piccole dimensioni. Credo che siamo riusciti a far capire che un’altra agricoltura è possibile rispetto a quella industriale”.

I tirocini Erasmus seguiti da Zico quest’anno

Nicolás e Santiago vengono da Valladolid come Eva e Cristina, le loro coetanee che hanno svolto l’Erasmus alla Casa Albergo di Lendinara. Di loro abbiamo raccontato in questo articolo.

Complessivamente sono stati 5 gli studenti coinvolti in questa occasione, alloggiati a Rovigo, ma con attività anche a Lusia e Lendinara, oltre che nel capoluogo. Il progetto è stato realizzato con la cooperativa Tempo Libero di Brescia.