Andare al lavoro in bicicletta


Zico è comodamente raggiungibile in bicicletta. Questa è una delle molte cose belle da offrire a chi vuole raggiungere la nostra sede per lavorare nel coworking, per usare le sale per le riunioni o la formazione o per una consulenza sulla creazione di un’impresa o sulla progettazione (per dire solo alcune delle cose che facciamo qui).

Ci sono, infatti, due piste ciclabili molto comode, che consentono di raggiungere Zico in bicicletta. E sostituire così il traffico di viale porta Adige con un tragitto immerso nel silenzio e nel verde.

Perché andare al lavoro in bicicletta?

Perché? Per motivi molto simili per cui vale la pena smettere di fumare.

Perché fa stare bene

La mattina è uno spazio in cui iniziare a mettere in moto la testa (con calma) sulle cose da fare. Ed è certamente più rilassante che imbottigliarsi nel traffico e incazzarsi alle rotatorie (perfino quando piove).

Al ritorno dal lavoro è un ottimo modo per scaricare lo stress della giornata, riavvolgere il nastro dei mille pensieri, sgranchire le gambe dopo essere stati seduti tutto il giorno. E infine – lo dobbiamo spiegare? – è una buona occasione per tenersi in forma.

Perché fa bene all’ambiente

E’ banale dirlo: la bicicletta è il mezzo più ecologico a disposizione, specie per chi non deve percorrere lunghi tragitti. E’ chiaro: non si chiede di rinunciare all’automobile a chi deve percorrere decine di chilometri, ma per chi invece ha la sede nel raggio di due, tre o quattro chilometri, andare al lavoro in bicicletta può essere un’ottima scelta anche per contribuire a ridurre l’inquinamento e le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Perchè fa bene alla città

Ogni persona che sceglie di andare al lavoro in bicicletta toglie una macchina dalla strada. In pratica, contribuisci ad alleggerire il traffico, la confusione, l’inquinamento. E rendi la tua città più bella e vivibile.

Perchè fa bene al portafoglio

Quanto spendiamo ogni settimana per mettere benzina nel serbatoio dell’automobile? La bicicletta un serbatoio non ce l’ha, perché il suo motore sono le nostre gambe. Dunque, a parte qualche piccola spesa di manutenzione, scegliere le due ruote per andare al lavoro consente di eliminare una spesa quotidiana dal proprio bilancio familiare.

Perché fa bene all’anima

In ogni stagione il paesaggio cambia e capita di rimanere incantati dalla brina che imbianca i prati in inverno, dalla nebbia che copre e ovatta i suoni, come dal profumo mieloso degli alberi in fiore in primavera o dal continuo cambiare colore dei prati punteggiati di ranuncoli, tarassaco, viole, margherite. Ogni spostamento in bicicletta, è un viaggio tutto nuovo. Altro che la noia della vita in automobile.

Come arrivare a Zico in bici

Il primo collegamento comodo per chi viaggia su due ruote è quello tra il centro storico e la stazione ferroviaria in piazza Riconoscenza. Basta imboccarlo all’altezza di piazzale Di Vittorio, a fianco del parcheggio multipiano, e usarlo per passare sotto la grande rotatoria di Ponte Marabin. Qui l’unico aspetto critico, per chi non conoscesse la città, è… la mancanza di cartelli indicatori per orientarsi nella direzione della stazione.

Arrivati alla stazione, il collegamento con il secondo tratto ciclabile è un po’ avventuroso. Si tratta di attraversare in qualche modo il piazzale e imboccare il cancello che dà accesso ai giardini Marconi, oggi occupati in buona parte da un parcheggio. Oltre il cancello, il ciclista troverà subito una discesa piuttosto vertiginosa (occhio ai freni) e, alla propria sinistra, l’imbocco della ciclabile.

E’ un percorso particolarmente piacevole, per chi ama muoversi in bicicletta. Da qui, infatti, si snoda un tracciato in mezzo al verde, che prima costeggia un canale, poi la linea ferroviaria tra Bologna e Venezia. In ogni stagione, è uno spettacolo della natura, con la possibilità di incrociare la miriade di uccelli che abitano gli alberi, i cespugli e le rive erbose. Unico consiglio: occhio alle buche! Ce n’è decisamente qualcuna di troppo.

Se sopravvivete alla vertiginosa salita del ponticello ciclopedonale che scavalca via Lino Merlin, arriverete sul retro del Censer, l’area fiere rodigina. Qui si può entrare e attraversare il complesso per sbucare sul lato che dà su viale Porta Adige.

Oppure si può proseguire sulla ciclabile fino all’incrocio con via Zuccherificio (all’altezza del sottopassaggio ferroviario). Lì la ciclabile si prolunga oltre, fino a raggiungere l’Adige. Noi, invece, svolteremo subito a destra, per poche decine di metri fino al parcheggio del centro commerciale Alìper.

Se vuoi trovarci con Google Maps, il link è questo.

Se vuoi conoscere altri percorsi ciclabili a Rovigo, puoi visitare anche il sito della Fiab a questo link.