Come comunicano le piccole attività commerciali locali? A partire da questa domanda un gruppo di studenti dell’istituto “De Amicis” di Rovigo ha iniziato giovedì mattina un percorso con noi: in cerca di idee creative nel campo della comunicazione.
Alla scoperta dei commercianti di Rovigo
Il percorso è nato da un’idea di Zico, per coinvolgere degli studenti in un’esperienza formativa nel campo della comunicazione. Imponendo un doppio tabù. Primo: no ad una lezione tutta frontale in classe. Secondo: no ad una rassegna di esempi legata solo alle grandi realtà.
Siamo partiti, insomma, da esperienze a km zero, ma non per questo meno complesse. Anzi, fare comunicazione per chi ha una piccola attività è anche più complesso!
Nella prima lezione, dunque, buona parte del tempo l’abbiamo speso fuori da scuola. E incontrando alcuni dei negozianti che ogni giorno alzano le serrande nel centro storico di Rovigo. Agli studenti abbiamo dato la consegna di parlarci, conoscerli, intervistarli, appuntarsi le informazioni emerse.
Una varietà di esperienze, dalle botteghe storiche alle realtà più giovani e recenti, di cui ci interessava capire come lavorano, quali sono i loro bisogni. E soprattutto come comunicano le piccole attività commerciali, senza grandi budget ed esperti a disposizione.
Com’è andata la prima parte?
La prima parte della mattinata ha coinvolto la trentina di partecipanti – tutti dell’indirizzo Grafica e comunicazione – in un workshop condotto da Francesco Merlo di Zico Scuola assieme a Francesco Casoni, responsabile marketing di Zico, e Mattia Maestri, digital strategist, con il supporto di Eleonora Costa, graphic disegner e content creator, che assieme a Mattia lavora per diverse attività del rodigino (usando gli spazi del nostro coworking).
Insieme agli studenti hanno condiviso idee e visioni sul tema della comunicazione, per poi costruire delle interviste utili a raccogliere informazioni dalle attività commerciali. L’obiettivo è trovare idee e magari vere e proprie strategie. Per capire come può comunicare chi ha una piccola attività, un budget limitato e scarse competenze specifiche nel campo della comunicazione e del marketing.
Terminata la preparazione, le due classi si sono divise in cinque gruppi e sono uscite. Sono una decina le attività che hanno aderito all’esperienza: Pattyshop Ecobio, Il Girasole “bioprofumeria”, Pane & Caffè, I Trani, Eliocopy / C’Arte, ottica Toffoli, i negozi di abbigliamento Broglia, Big Box e Glam, la pescheria Farinella in piazza Annonaria.
Realtà molto diverse per tipo di merce, per storia e per stile di comunicazione, che hanno offerto agli intervistatori una grande quantità di spunti. In questi giorni i partecipanti lavoreranno alla ricerca di idee. Concentrandosi in particolare sulla comprensione del “pubblico”, cioè i potenziali acquirenti, e sulla “proposta di valore”, ossia l’elemento di forza da comunicare.
Cosa succede alla fine della storia?
L’obiettivo non sarà produrre una proposta valida per tutti, né concentrarsi sulla singola attività commerciale, ma immaginare diverse strategie che possano essere prese come modello e ispirazione da chi lavora in centro storico.
Cosa ne uscirà sarà una sorpresa anche per noi! Che è ciò che ci aspettiamo da un gruppo di giovani creativi, no?
L’iniziativa è stata promossa da Zico, coworking e spazio creativo di Rovigo, nell’ambito del progetto “Rol@b” per accompagnare gli studenti nella definizione delle loro scelte scolastiche e professionali e nello sviluppo delle competenze utili per trovare la propria strada nel lavoro e nella vita.