Progetto Cloto: sogni e realtà per aiutare i giovani a orientarsi e scegliere il futuro


Con il progetto Cloto ben 170 studenti del Triveneto per oltre un anno si confronteranno con il proprio futuro professionale, scopriranno nuove tecnologie e professioni, sperimenteranno le proprie capacità creative. Per cercare una risposta all’eterna domanda “Cosa voglio fare da grande?”

Al via il progetto Cloto

È l’obiettivo del progetto Cloto, che ha preso ufficialmente il via con l’evento di ieri al Teatro Ristori di Verona alla presenza delle classi coinvolte, tra cui l’IIS “Viola Marchesini” e il liceo “Celio Roccati” di Rovigo. Un’esperienza di orientamento che impegnerà per i prossimi 15 mesi ragazze e ragazzi di istituti tecnici, professionali e licei del Nordest, per stimolare il loro potenziale creativo e allo stesso tempo farli avvicinare al mondo del lavoro e alle sfide dell’innovazione. Lo faranno attraverso laboratori, giochi didattici e attività di problem solving.


“L’abbandono precoce degli studi e la mancata acquisizione di competenze adeguate per il proseguimento degli studi universitari o per l’ingresso nel mondo del lavoro sono fenomeni diffusi – ha spiegato Silvia Cappellini, Direttore Generale di UniCredit Foundation, che finanzia il progetto – Ciò avviene nella maggior parte dei paesi in cui il gruppo opera. Ed è per questo che UniCredit Foundation si impegna e lavora ogni giorno per ampliare gli orizzonti dei giovani, aiutarli ad avanzare con successo nella loro carriera accademica e assicurarsi che nessuno venga lasciato indietro”.

“Grazie alla prima edizione della “Call for Education – Italy Regions”, UniCredit Foundation ha sostenuto associazioni attive sul territorio nazionale che hanno presentato importanti progetti a supporto di giovani. Tra queste Cloto costituisce un ottimo esempio di sinergia proficua e costruttiva tra il mondo della scuola e quello del lavoro nel tessuto sociale e produttivo del Nord Est”.

Un percorso in quattro passi

Quattro i moduli previsti dal progetto:

  • “Explore” sarà dedicato allo sviluppo di competenze per un uso consapevole e coinvolgente dei media digitali.
  • Con “Envision” gli studenti avranno il compito di generare idee e progetti sulla base di problemi reali del territorio. Un percorso guidato attraverso le tematiche dell’innovazione, che si avvarrà anche di una piattaforma digitale di co-progettazione sviluppata dalla startup Another Brick insieme a Fondazione Caritro all’interno del programma Foundation Open Factory.
  • “Empower”, il modulo che coinvolgerà i giovani in un dialogo diretto con professionisti e aziende, per comprendere meglio le competenze necessarie oggi a entrare nel mondo del lavoro e i corsi di studio più adatti a realizzare il proprio sogno professionale.
  • Infine, con il modulo “Role Modeling” gli studenti avranno l’opportunità di ascoltare storie di successo di imprenditrici e imprenditori.

“Vogliamo mettere i giovani nelle condizioni di conoscere e di scegliere – spiega Pietro Cum, Amministratore Delegato di ELIS – Ciascuno di loro è unico nei propri talenti, negli interessi e nelle ambizioni, con un sogno da realizzare nello studio e nel lavoro. È per questo che, loro per primi, ci chiedono di poter dialogare di più con aziende e professionisti, per dare ancora più senso alle attività di orientamento svolte negli anni della scuola”.

“Cloto” vede impegnati il Consorzio ELIS, l’Istituto Pavoniano Artigianelli, la Cooperativa Sociale Zico e l’Impresa Sociale Adelante nell’erogazione di moduli formativi rivolti ai ragazzi delle scuole ENAIP di Bassano, ITET Einaudi di Bassano del Grappa, C.F.P. Centro Moda Canossa e Istituto Pavoniano Artigianelli di Trento, IIS Viola Marchesini e Liceo Statale Celio-Roccati di Rovigo.

La rete dei partner nasce all’interno dell’ecosistema Fondazione Open Factory, iniziativa promossa da Fondazione Caritro, Fondazione Cariparo, Fondazione Cariverona, Fondazione VRT e Fondazione Sparkasse insieme al Consorzio ELIS, per promuovere percorsi sperimentali di innovazione aperta e collaborativa nei territori del Triveneto e creare nuove opportunità di filiera insieme alle piccole e medie imprese.